Mario Cioni

Contrada: Nobile Contrada del Nicchio

Data/periodo: Siena, 29 gennaio 1923 – 29 novembre 1972.

Descrizione: Mario Cioni era un uomo schivo, riservato e sensibile ma sempre pronto a cogliere i momenti favorevoli e a rapire nelle situazioni peggiori quello che di positivo ed umano potevano offrire. Industriale senese nel settore della produzione di macchine per l’industria farmaceutica, Cioni si è distinto, a partire dalla metà degli anni Cinquanta fino all’inizio degli anni Settanta del Novecento, per aver ideato, disegnato e realizzato macchine di precisione destinate ai vari tipi di produzione propri dell’industria farmaceutica, considerate all’avanguardia in Italia, in Europa e nel mondo.

Il suo attaccamento al rione del Nicchio era così viscerale che non volle staccarsi da esso nemmeno per lo sviluppo e la concretizzazione delle ricerche del suo lavoro; in un angusto locale di via dei Pispini n. 22 il suo genio vi materializzò le proprie idee che lo resero famoso in Italia ed all’estero. Ha sempre mantenuto la sua attività a Siena, nonostante le innegabili difficoltà insite in questa scelta, per amore nei confronti della città in cui era nato e del Nicchio.

Mario Cioni è stato Capitano del Nicchio e condottiero di molteplici battaglie, che gestì sempre con l’orgoglio di avere stretto al cuore un ideale di vita contradaiola e con l’onore di portare sul Campo, serrato nel pugno, il vessillo della nostra Contrada. E in tre di queste occasioni uscì vittorioso: nell’agosto 1960 (Vittorino su Uberta), nello straordinario del giugno 1961 (ancora Vittorino su Uberta), e nell’agosto del 1969 (Rondone su Topolone).

Ha svolto la sua attività di industriale non in un’ottica di tipo capitalistico, ma in quella costruttiva di chi intende investire costantemente nel proprio lavoro per migliorare la qualità dei prodotti, continuamente rinnovati, e rendere sempre più solida e competitiva un’attività che rappresentò possibilità di formazione professionale e di lavoro per molte persone.

Mario Cioni era una figura di riferimento che aveva un approccio alla Festa e alle sue tradizioni che lo facevano assurgere a “personalità di riferimento” per tutta la città, a prescindere dall’appartenenza contradaiola.

Quella città che, non a caso, ha manifestato la sua riconoscenza a Mario Cioni con la consegna del “Mangia d’argento” nel 1961 e, successivamente, dedicandogli la piazzetta all’interno di Porta Pispini, fino allora anonima da un punto di vista toponomastico (come stabilito con Deliberazione della Giunta Comunale n. 512 del 18.09.2002).

Autore scheda: Nobile Contrada del Nicchio, Stefano Marzocchi

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